Il gioco dell’imitazione
Nell’ambito della manifestazione Scientificamente del 2018, abbiamo “giocato” con alcuni ragazzi delle scuole medie al gioco dell’imitazione. Nella bellissima Biblioteca Ernesto Ragionieri di Sesto Fiorentino, ci siamo collegati con due persone A e B, una di sesso maschile e una di sesso femminile, attraverso una chat anonima. Ai ragazzi e ai genitori presenti erano chiesto di individuare chi, tra A e B, fosse la persona di sesso maschile. La persona di sesso femminile aveva come scopo quello di ingannare i partecipanti al gioco e convincerli, alla fine del gioco stesso, che fosse lei la persona di sesso maschile. In altre parole, abbiamo realizzato, in forma più tecnologica e con qualche “approssimazione”, il gioco dell’imitazione descritto nell’articolo di Alan Turing, di cui parliamo nel quinto capitolo del libro.
I partecipanti al gioco si sono “sbizzarriti” nel porre domande che potessero mettere in difficoltà A e/o B. Ed e stato affascinante vedere come, man mano che il gioco proseguisse, le domande puntassero soprattutto a identificare la persona che mentiva, verificando per esempio la coerenza delle sue risposte.
Dopo una quarantina di minuti di gioco, abbiamo chiesto ai partecipanti di identificare la persona di sesso maschile. A maggioranza, è stata identificata la persona… sbagliata! Con grande soddisfazione di Beatrice, che all’altro capo della chat ha esultato per aver superato il “test di Turing”… E insieme a Beatrice, ringraziamo anche Andrea, che impersonava, invece, se stesso!
Che dire? È stata una bella esperienza: perché non provare voi stessi a giocare?